LE SFRAPPOLE DI CARNEVALE.

22/02/2019


Voi come le chiamate? Qui si chiamano sfrappole. Ma ho lavorato in posti in cui le chiamavano frappe, bugie. E' il dolce con più variazioni di nome che ci sia! In ogni caso, a prescindere dal nome sono sempre buone. Mi ricordo che da piccola (in realtà anche ora) la mia parte preferita erano le briciole e lo zucchero a velo che restava nel vassoio. Non ne sprecavo neanche una goccia. So che in alcune parti d'Italia si passano anche nello zucchero semolato, una volta fritte. Io preferisco spolverarci solo un po' di zucchero a velo sopra.
Questa ricetta è di mia mamma, la fa da che ho memoria, e vengono sempre perfette!
Anche adesso che sono cresciuta e so farle anche io, quando le facciamo a casa è di tradizione che lei faccia l'impasto e lo tiri, e che io frigga. Per delle ore, perché quando le facciamo, facciamo almeno la dose per 1 kg di farina!

Buona lettura!


INGREDIENTI:
  • 1 kg di farina 00
  • 200 g burro
  • 5 uova
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • succo di 1 arancia
  • 3 o 4 cucchiai di cognac


PROCEDIMENTO.
Innanzi tutto fare sciogliere il burro e farlo raffreddare. Spremere poi il succo da un'arancia.
Su una spianatoia porre la farina mescolata al lievito. Fare un buco al centro (esattamente come quando si fa la pasta fresca a mano) e romperci le 5 uova. Iniziare a lavorare l'impasto sbattendo le uova con una forchetta e incorporandole a poco a poco alla farina. Aggiungere il burro fuso, il succo dell'arancia e il cognac. Impastare bene fino a formare un panetto liscio.
Prelevare una piccola parte di impasto e porre il resto al coperto, sotto ad una ciotola, in modo che non si secchi. Tirare la pasta a poco a poco con la nonna papera, tirandola prima ad uno spessore grosso, fino ad arrivare allo spessore di 1 e 1/2. Dovete tirarla esattamente come se fosse pasta fresca, passandola alla nonna papera fino a renderla bella liscia e sottile. A questo punto formare le sfrappole. Noi ricaviamo dei rettangolini, ci facciamo un taglietto in mezzo, e facciamo passare un'estremità all'interno del taglietto per formare una specie di nodino. Ma si possono anche lasciare col taglietto, senza nodino.
Friggere le sfrappole in olio di semi di girasole o di arachide, per qualche istante. Essendo sottili ci mettono circa un minuto, massimo due, a cuocere. Farle scolare su della carta assorbente, e spolverarle con dello zucchero a velo.

CONSIGLIO. L'ideale sarebbe essere in due a fare questa operazione. In modo che una persona le tiri e le ritagli, e l'altra le frigga. L'impasto non si deve seccare, specialmente una volta tirato. E tirandolo così sottile, ci mette poco a seccarsi. Deve inoltre essere tirato sottile: anche in questo modo si favorisce la formazione delle bollicine che piacciono a tutti.

BRIOCHES VARIEGATE AL CIOCCOLATO.

15/02/2019


L'altro pomeriggio ho fatto una follia: ho iniziato a impastare delle brioches senza guardare l'orario, e alla sera sarei dovuta uscire a cena, rischiando di non riuscire a cuocerle per tempo. Alla fine però la lievitazione è stata dalla mia parte, e giocando un po' con le temperature del forno sono riuscita a farle lievitare e cuocere in tempo! Sono veramente molto buone e facili da realizzare, nell'impasto non c'è burro ma olio e yogurt bianco, quindi ho controbilanciato farcendole con della crema alla nocciola, mi sembrava un buon compromesso. Mi scuso ma questa ricetta l'ho presa da qualche parte qui su Internet, ma non ho salvato il sito e non ricordo proprio come si chiamava! Per quanto riguarda la forma, potete farle come più vi piace. Potete anche fare delle palline semplici farcite con un cucchiaino di marmellata o crema spalmabile, e darle le forme che volete. 

Buona lettura!

DOSI PER 7 GIRELLE

INGREDIENTI:
  • 250 g farina 00
  • 250 g farina 0
  • 100 g zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 125 g yogurt bianco
  • 80 g olio di semi di girasole
  • 1 stecca di vaniglia
  • 1 uovo
  • 100 ml latte
  • 1/2 cubetto di lievito di birra fresco


PROCEDIMENTO.

Come prima cosa scaldare leggermente il latte e scioglierci dentro il lievito di birra. Nella planetaria porre tutti gli ingredienti tranne il sale ed impastare fino a creare un impasto morbido e liscio, serviranno più o meno 10 minuti a velocità minima. Il sale lo aggiungerete solo quando l'impasto sta prendendo forma, dopo qualche minuto. Su una spianatoia infarinata versare l'impasto (che sarà morbido ma aiutandovi con un po' di farina riuscirete a lavorarlo bene!), formare una palla e fare lievitare fino al raddoppio, serviranno più o meno 2 ore. A questo punto formare delle palline da 110 g ciascuna, e stenderle con il mattarello in un rettangolo abbastanza sottile. Spalmare la superficie del rettangolo con della crema alla nocciola (mi raccomando non abbondate troppo!), e arrotolare bene. A questo punto incidere il salamino che si sarà formato a metà, lasciando 1 lembo attaccato. Volgere le parti in cui si vede la crema alla nocciola verso di voi, e formare una treccia. A questo punto partendo dai lembi uniti, avvolgere la treccia fino a formare una specie di girella. Procedere allo stesso modo con tutte le altre palline, e lasciare lievitare un'altra ora. Infornare a 180° per circa 25 minuti, forno statico. 
Mangiare calde! Si possono conservare sotto ad una campana di vetro per qualche giorno. Consiglio di riscaldarle in forno qualche minuto prima di farci colazione.

SPECIALE SAN VALENTINO: CROSTATA CACAO, NOCCIOLE, FRAGOLE E PISTACCHI.

08/02/2019


Eccomi tornata con una ricetta super romantica. Che festeggiate o meno San Valentino, ogni scusa è buona per preparare un buon dolce! Preparare questo tipo di crostate mi rende sempre un sacco fiera, perché il risultato è molto fine e carino, asseconda totalmente la mia idea di dolce. Se mai dovessi aprire una pasticceria, ci sarebbero sicuramente una linea di crostate sul genere, perché è uno stile molto versatile che può assecondare diversi gusti e occasioni.

Per una cottura e riuscita ottimale del dolce vi consiglio come sempre gli stampi e i tappetini microforati della Pavoni. Potete trovarli sul loro sito.Per quanto riguarda le dosi, con queste vi verrà sicuramente una crostata di 22 cm (volendo anche di 24), ma la frolla vi avanzerà comunque: fatene dei cuoricini come ho fatto io! Se invece volete farla più piccola, potete utilizzare gli avanzi anche facendo delle monoporzioni piccoline.Per qualsiasi dubbio, potete scrivermi qui sotto, nella mail o su Instagram. Tutti i link li trovate qui sul blog!



Buona lettura!


DOSI PER UNA CROSTATA DI 22 CM DI DIAMETRO.


PER LA FROLLA AL CACAO:
  • 150 g burro
  • 150 g zucchero
  • 1 uovo
  • 6 g di lievito per dolci
  • 280 g farina 00
  • 25 g cacao amaro
  • 1 pizzico di sale
Nella planetaria lavorare il burro morbido con lo zucchero. Aggiungere l’uovo, il pizzico di sale e incorporare bene nel composto. Infine aggiungere le polveri precedentemente mescolate insieme: farina, lievito e cacao. Fare riposare in frigorifero almeno 12 ore.

PER IL FRANGIPANE ALLA NOCCIOLA:
  • 70 g di burro
  • 70 g di zucchero
  • 1 uovo
  • 70 g di polvere di nocciola
  • 20 g di farina 00
Tirare fuori frigo tutti gli ingredienti 20 minuti prima di iniziare. Con il gancio a foglia amalgamare bene burro e zucchero. Unire l’uovo, ed infine le polveri.


NAMELAKA MONTATA AL PISTACCHIO:
  • 100 g latte intero
  • 80 g pasta di pistacchio
  • 6 g glucosio
  • 3 g gelatina in fogli
  • 160 g cioccolato bianco
  • 220 g panna fresca
Ammollare i fogli di gelatina in acqua fredda. A parte sciogliere il cioccolato bianco e mescolarlo insieme alla pasta di pistacchio. Scaldare il latte insieme al glucosio. Aggiungere la gelatina ben strizzata e versare il tutto sul cioccolato bianco e pistacchio, emulsionando bene con una marisa. Se necessario, mixare con un minipimer. Aggiungere infine la panna liquida. Coprire con pellicola a contatto e far riposare almeno 12 ore.


ALTRI INGREDIENTI:

MONTAGGIO DEL DOLCE.

Prima di tutto io ho realizzato il "coperchio" della crostata, stendendo la frolla in maniera abbastanza sottile, e coppandola con lo stesso stampo con cui sono poi andata a realizzare la crostata stessa. L'ho posta su una teglia, e ho realizzato -a frolla cruda, mi raccomando!- un decoro utilizzando dei tagliabiscotti a forma di cuore, di varie dimensioni. Ho poi fatto cuocere a 170° per circa 10 minuti.
Poi bisogna stendere la frolla nello stampo con uno spessore di 0.3 cm, e successivamente stendere un velo di confettura di fragole sul fondo. Riempirla poi per 3/4 con la crema frangipane. Il consiglio che do è quello di porre la crema frangipane in una sac a poche e riempire la crostata creando una spirale, in modo da non doverla toccare con spatole varie. Infornare a 180° per circa 25/30 minuti.
Una volta che la crostata si sarà completamente raffreddata, montare in planetaria la crema namelaka, fino a renderla bella spumosa. Porla all'interno di una sac a poche e e decorare la superficie della crostata a piacere. Infine poggiare sulla decorazione il coperchio realizzato precedentemente. Prima di poggiarlo sulla crostata, si può cospargere di zucchero a velo a piacere.
In realtà la crostata si potrebbe benissimo finire in questo modo, ma io ho voluto decorarla con qualche fragola, della ganache al cioccolato che mi era avanzata, delle meringhette e delle nocciole.


UN PO' SICILIA, UN PO' PIEMONTE.

28/01/2019


Questo è il primo dolce al piatto che propongo. Perché c'è una grande differenza fra pasticcere da laboratorio e pasticcere da ristorante. Io ho sempre lavorato solo in laboratori, mi sono sempre sentita più portata per quel tipo di mansione. Però a volte mi piace sperimentare e devo dire che questo tipo di dolci mi danno sempre moltissima soddisfazione! E' sorprendentemente semplice da realizzare, sono 4 preparazioni veramente velocissime, che però hanno solo bisogno di essere congelate prima dell'utilizzo. Quindi si possono preparare tranquillamente il giorno prime per poi formare il dolce il giorno dopo. E non importa se non avete esattamente le forme che ho utilizzato io, basta avere tanta fantasia e verranno fuori forme diverse e dessert diversi. Non sapevo bene come chiamarlo, quindi dato che ci sono mandorle, pistacchio, nocciole e arancia, l'ho chiamato Un po' sicilia, un po' Piemonte. Alla fine è un nome carino, no? Anche se forse sono un po' negata e banale ad assegnare nomi ai dolci.
Vi lascio alla ricetta,

buona lettura!

INGREDIENTI PER CIRCA 6 PERSONE


PER IL CRUMBLE AL CACAO:
  • 100 g burro leggermente salato
  • 50 g zucchero semolato
  • 50 g zucchero di canna
  • 100 g polvere di mandorle
  • 75 g farina 00
  • 15 g cacao amaro
Porre tutti gli ingredienti nella planetaria e lavorare fino a che non si formerà un composto sabbioso. Fare riposare qualche ora in frigorifero coperto da pellicola. Pressarlo leggermente all’interno di un anello di 12 cm di diametro, e farlo cuocere a 180°C per circa 20 minuti.

PER IL CREMOSO AL PISTACCHIO:
  • 180 g panna fresca
  • 30 g zucchero
  • 40 g tuorlo
  • 3 g gelatina in fogli
  • 40 g pasta pistacchio
Ammollare la gelatina in acqua. Comporre una crema inglese con i primi tre ingredienti: fare scaldare la panna sul fuoco senza però farla bollire. A parte mescolare tuorli e zucchero. Versare la panna sul composto di tuorli e riporre nuovamente su fuoco dolce mescolando con una marisa fino alla temperatura di 83°C. Aggiungere poi la pasta di pistacchio emulsionando perfettamente, ed infine aggiungere la gelatina sciolta per qualche secondo a microonde. Se il composto non è perfettamente emulsionato, procedere frullandolo per qualche secondo con il minipimer. Colare negli stampi e congelare.


PER IL GELO DI ARANCIA:
  • 300 ml succo d’arancia
  • 25 g amido di mais
  • 40 g zucchero
Estrarre il succo dalle arance e filtrarlo bene. Unire lo zucchero al succo e mescolare per bene. Infine aggiungere l’amido setacciandolo per bene, per evitare la formazione di grumi. Porre sul fuoco e fare cuocere moderatamente sempre girando con un mestolo per qualche minuto, finché non si addenserà. Colare negli stampi a semisfera e congelare.

PER LA GANACHE FONDENTE:
  • 80 g panna fresca
  • 10 g miele
  • 75 g cioccolato fondente
  • 8 g burro
Scaldare la panna senza però farla bollire, insieme al miele. A parte tritare il cioccolato fondente. Una volta che la panna sarà calda versarla in 3 volte sul cioccolato, emulsionando bene il composto con l’aiuto di una marisa. Infine lasciare intiepidire ed aggiungere il burro a pezzetti. Fare riposare in frigorifero. Al momento dell’utilizzo, tirare fuori la ganache almeno 30 minuti prima, in modo che possa recuperare una consistenza lavorabile con una sac a poche.

PER LA MARMELLATA D'ARANCIA:


MONTAGGIO DEL DOLCE.

Una volta scelto il piatto in cui presentare il dolce, porre una noce di marmellata di arance sul fondo in modo che, adagiandoci il crumble sopra, il dolce non scivoli durante il trasporto al tavolo. A questo punto potete estrarre i cremosi e il gelo d'arancia e potete comporre il dolce disponendo i componenti a vostro piacimento sopra al disco di crumble. Aggiungete granella di mandorle e nocciole a pezzi, marmellata d'arancia e riccioli di cioccolato o altre decorazioni che però abbiano una coerenza con quelle che sono le componenti singole del dessert.



SEGUIMI SU INSTAGRAM!

© MICHELA BRIGANTE - pasticceria virtuale. p.iva 04062451200 Design by FCD.